L’aumento imprevisto dell’antimateria e il cambiamento del Dna umano: l’analisi del fisico e teologo Gian Piero Abbate
Posted By Redazione On Sunday, 31 July 2016
Gian Piero Abbate è un fisico che ha progettato un pezzetto del sincrotrone utilizzato dal suo collega Carlo Rubbia al Cern di Ginevra per gli studi sulle particelle elementari, ripagati col premio Nobel nel 1984.
È, per anzianità di servizio, il più vecchio esperto della Commissione europea incaricato di revisionare i progetti di ricerca tecnologica su energie alternative, informatica e domotica, inserito già 30 anni fa nel primo Esprit (European strategic program on research in information technology).
È un teologo, con diploma conseguito presso l’Istituto di formazione teologica e promozione umana della diocesi di Pordenone, persuaso che nel genoma un giorno si rintraccerà il collegamento fra l’uomo e il Creatore.
È uno studioso della cabala, l’antica tradizione mistico-esoterica dell’ebraismo che, partendo dalla data di nascita di un individuo, è in grado di stabilire i Nomi di Dio, cioè le manifestazioni dell’Altissimo nell’uomo.
Oggi, ci siamo imbattuti in un suo articolo, in cui analizza il collegamento tra fisica e spiritualità e dove ricerca, simbolicamente e scientificamente, una possibile integrazione fra gli eventi che stanno accadendo sul piano materiale e quelli che potrebbero verificarsi sui piani sottili.
Egli inizia facendo riferimento alle canalizzazioni di Kryon, un’entità angelica che parla attraverso Lee Carroll, esoterista, oratore e scrittore statunitense. Abbate si appoggia ad un riferimento che emerge in modo frequente nelle canalizzazioni, per compiere un’interessantissima riflessione olistica che tocca gli ambiti apparentemente più inconciliabili. Ci parla infatti di materia e antimateria e di come il nostro DNA stia cambiando in modo assolutamente inconciliabile con la logica razionale, ma comprensibile con le interpretazioni esoteriche e mitologiche.